Alessandro Del Piero, in una lunga intervista rilasciata per il sito ufficiale della Juventus, chiude ufficialmente il 2010 bianconero raccontando le proprie sensazioni a proposito della squadra e delle sue prestazioni.
Innanzitutto il Pinturicchio sintetizza cos� l’anno ormai agli sgoccioli: “Tutti i primi sei mesi sono stati difficili. Dopo la scelta da parte della societ� di cambiare allenatore, � seguito un buonissimo inizio con Zaccheroni, ma purtroppo non siamo riusciti a rimetterci in carreggiata. Il momento pi� bello? Forse la vittoria contro il Milan dello scorso 30 ottobre. A Milano avevamo chiuso male lo scorso campionato, perdendo sonoramente, in linea con quanto fatto durante la stagione. Quest’anno invece abbiamo giocato una gara in emergenza: mancavano diversi infortunati, altri due ragazzi si sono fatti male a partita in corso, e anche Amauri, entrato a pochi minuti dalla fine, non stava bene, ma ha fatto un sacrificio importante per essere l� con noi…E’ stata una grande vittoria”. Il Capitano della Juve ha poi voluto spiegare le cause della rinascita bianconera, con un piccolo resoconto sulle sue prestazioni: “Con la grande passione che porta ogni tipo di novit�, con la scelta delle persone giuste e con il desiderio di lavorare sodo. Come squadra abbiamo messo molto entusiasmo in questa stagione e quello aiuta a superare le difficolt� che inevitabilmente comportano i cambiamenti e l’inserimento di nuove persone. E poi ci ha aiutato la grande professionalit� di tutte le componenti, non solo societarie: parlo anche del settore tecnico, di quello medico e dei tanti nuovi giocatori che sono arrivati. C’� stato impegno da parte di tutti e le cose stanno andando bene. Sono state gettate delle basi importanti e l’idea � che si solidifichino nel corso del tempo e che si concretizzino con dei risultati importanti”.
Infine una battuta anche sulla notizia di Alessandro�Del Piero pap� per la terza volta: “Beh, ora Sonia ed io dobbiamo prendere il ritmo… Per ora pensiamo solo a capire bene come si fa a crescere tre bambini piccoli…”.
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